
Chissà se ci sarà qualcuno che vorrà partecipare a questa bacheca pubblica, lo spero ma temo che ci sarà scarsa partecipazione, forse la nostra generazione non è fatta per queste cose, oserei scomodare Gaber (ma solo per questo argomento), affermando "La mia generazione ha perso...". Non io però che credo fermamente nell'aiuto che la tecnologia può darci, trattandola ovviamente con le dovute cautele. Bene, e dopo queste elucubrazioni degne di Nicholas Negroponte, passiamo al vero motivo per il quale mi cimento in questo arduo percorso: la cena dei 30 anni, che detto così sembra ricordare qualche episodio bellico di teutonica memoria, mentre invece vorrebbe solo essere un rendez-vous tra compagni (ex) di scuola che non si vedono da circa 10 anni ma tant'è.... il Pivo sembra tenerci particolarmente, dato che sono 2 mesi circa che mi tampina e allora avanti, SI PARTE!
Coloro i quali avranno la voglia (e il coraggio) di confrontarsi qui, possono anzi devono contribuire con idee e quant'altro possa essere utile a far si che la serata (perché immagino si tratterà di una serata...) risulti piacevole e di successo. Si belle parole, ma chi parteciperà? Mah... vedremo, intanto ho iniziato a divulgare (divulgare forse è una parolona, ho mandato una mail a Pivo....) questo blog, forse altre 2 persone le trovo, di cui una è mia moglie (non pensate male, non è che non la vedo da 30 anni, anzi...) e quindi su, scrivete dai....!
1 commento:
Stavo cominciando a preoccuparmi!
Da ormai qualche anno mi chiedevo come mai Gigi non avesse ancora aperto un Blog o qualche diavoleria del genere. Ora, finalmente, potrò smettere di imbottirmi di Valium prima di andare a letto!
Bene, veniamo a noi: come ho già avuto modo di dire al telefono a Pivo "il nostalgico", la mia atavica ignavia mi impedisce di partecipare attivamente all'organizzazione dell'evento; sarei, però, orgoglione di poter dare il mio contributo a livello di idee, cercando di mettere alla frusta il mio fedele neurone che ormai mi accompagna con spirito di abnegazione da diversi lustri.
La prima cosa che "Neury" mi suggerisce è che, qualunque sia il luogo che decideremo di utilizzare, sia un posto tranquillo, senza musica assordante che impedisca qualsiasi tentativo di conversazione.
A questo proposito mi viene alla mente un simpatico club privè nella verde Brianza, meta di molti nostri incontri negli anni passati. Bisognerebbe, però, che il proprietario del "locale" partecipasse alla discussione (innanzitutto, vista la sua totale allergia per tutto ciò che va oltre "carta e penna", che riuscisse a capire come si fa) e che desse la sua disponibilità ad ospitare la serata.
Per il momento non mi viene in mente nient'altro.
Spero che questo mio immane sforzo cerebrale sia servito almeno come spunto per una serie di interventi a raffica.
Ciao a tutti e a presto!
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